8 Marzo 2022
MA NEL POST PANDEMIA PESANO SENSO DI RESPONSABILITA’ E STANCHEZZA
L’Osservatorio Vita-Lavoro di LIFEED rende noti i dati della survey annuale sui partecipanti ai suoi percorsi di apprendimento: le donne hanno allenato nell’ultimo anno capacità di gestire il cambiamento e lo stress, ascolto e collaborazione.
L’87% ha espresso il senso di responsabilità ma il 54% continua a sentirsi di fronte a un bivio tra vita privata e lavorativa.
Milano, 8 marzo 2022 – L’80% delle donne si è scoperta più forte degli uomini (il 10% dei casi in più rispetto agli uomini) nel 2021; il 79% più efficace, rivelando dunque delle competenze che non sapeva di avere (si parla del 9% dei casi in più).
È questo il dato principale emerso dalla ricerca annuale di Lifeed, condotta su un campione di oltre 1.200 persone che hanno partecipato ad uno dei percorsi formativi della EdTech company che, attraverso la piattaforma di formazione digitale life-based, trasforma le transizioni di vita – come diventare genitori, attraversare una crisi o trovarsi improvvisamente a prendersi cura di qualcuno – in efficaci palestre per la formazione delle competenze soft.
Ma come tutte le transizioni, anche la pandemia può portare qualcosa di nuovo e inaspettato. Per le donne, ha rappresentato una fonte di nuove scoperte e un’occasione per allenare delle competenze utili anche per il mondo del lavoro. Come emerge dalla ricerca, le donne nel corso dell’ultimo anno hanno esercitato una serie di talenti sempre più ricercati nei leader e nel mondo del lavoro d’oggi. Più in particolare:
Significativo, inoltre, il dato relativo alla domanda: “Di chi ti stai prendendo cura in questo momento?”. Solo il 27% delle donne risponde di dedicarsi maggiormente a se stessa contro il 38% degli uomini; mentre il 66% delle donne ha affermato di prendersi cura principalmente dei figli contro il 57% degli uomini. Sono questi ultimi, però, che si prenderebbero più cura dei propri partner: il 50% risponde di dedicare ai propri partner attenzione contro il 46% delle donne.
E anche se la pandemia resta ovviamente la transizione più grande vissuta negli ultimi 12 mesi (il 74% delle donne intervistate lo ha dichiarato), anche la malattia o la morte di un genitore o di una persona cara (20%) e il rientro in ufficio (17%) hanno rappresentato un importante cambiamento per le donne.
Così ha commentato il CEO di Lifeed, Riccarda Zezza: “Questi dati evidenziano come le donne, quando sono viste e valorizzate in tutti i loro ruoli di vita, rivelino un grande potere: quello di trasformarsi e prendersi cura degli altri nei grandi cambiamenti. L’istinto naturale delle donne è quello di proteggere le persone che hanno accanto, di farle crescere: così nella pandemia, come in guerra. C’è da chiedersi se il conflitto in corso, basato sulla logica distruttiva del gioco a somma zero, in cui qualcuno deve perdere perchè qualcun altro vinca, sarebbe mai accaduto se avessimo modelli di potere che si basano sulle alleanze e il prendersi cura degli altri.”.
Secondo un’indagine Ipsos per WeWorld, una donna su due ha visto peggiorare la propria situazione economica a causa della pandemia. Non meraviglia che le principali emozioni e stati d’animo emersi dalla survey di Lifeed siano stati il senso di responsabilità (espresso dall’87% delle partecipanti) e la stanchezza (84%). Inoltre, il 54% delle donne riconosce anche di essersi sentita come di fronte a un bivio: da una parte la vita privata, dall’altra il lavoro. Sintomo che i carichi di cura familiare pesano ancora molto sulle spalle delle donne.